Il fazzoletto rosso è un codice, un segnale d’allarme, uno sguardo d’intesa, un aiuto insperato nel momento del pericolo. Il fazzoletto rosso non è la testimonianza simbolica della tua avversione al razzismo dilagante. Ovvero non è – tanto per intenderci – una di quelle centinaia di migliaia di “bandiere della pace” appese ai balconi contro la guerra, che la guerra non l’hanno minimamente disturbata, che nessuno hanno salvato dai bombardamenti. Il fazzoletto rosso indica una retata in corso nei paraggi, e allo stesso tempo la tua disponibilità ad aiutare gli stranieri senza permesso di soggiorno a non essere fermati, controllati, arrestati, rinchiusi in un Centro per essere identificati e infine espulsi.
Nonostante tutte le buone intenzioni e un certo interesse, sino ad ora il “fazzoletto rosso” non si è diffuso granché. Pertanto non è possibile dire se l’idea possa funzionare o meno. Forse, a parte i compagni, in Italia non esistono persone disposte a fare anche solo questo piccolo gesto. E, se e quando esisteranno, forse il “fazzoletto rosso” non sarà più necessario… Comunque sia, da qualche tempo a Barcellona ha cominciato a sventolare il “pañuelo rojo.”
Se volete saperne di più potete consultare i siti http://www.autistici.org/fazzolettorosso e http://estamosenredadas.blogspot.com.