«Domenica 27 settembre [2009] si è svolto un presidio a Steenokkerzeel, davanti al 127bis e al cantiere del nuovo centro di detenzione proprio a fianco delle piste di atterraggio dell’aeroporto. I partecipanti erano una cinquantina. I reclusi del Centro gridavano e battevano contro le finestre e sulle sbarre. All’esterno è stato esposto uno striscione con su scritto: “Contro tutte le prigioni, viva la rivolta!”.
Ad un certo momento si è deciso di andare verso il cantiere del Centro in costruzione, passando per i campi. La polizia ha lasciato fare, e non ha raggiunto i manifestanti sul cantiere. Intanto, dall’altro lato, una trentina di persone hanno abbattuto le recinzioni e sono entrati sul cantiere. Le ruspe sono state bersagliate con gavettoni di vernice, e della sabbia è stata versata nei serbatoi. A quel punto la polizia è accorsa sul posto, ma i manifestanti sono riusciti a ritornare in tempo di fronte al 127bis, dove oramai la situazione si era un po’ scaldata giacché qualche prigioniero stava cercando di spaccare le finestre. Poco più tardi il presidio si è sciolto e nessuno è stato fermato. Non c’è alcun dubbio sull’importanza di fare dei danni nel cantiere in quanto tale. Però le imprese che costuiscono il Centro – Besix, Valens, Waterman Tca, Seco, Bontinck Architecture – possono essere attaccate in molti altri posti e soprattutto là dove non se lo
aspettano. Il cantiere del nuovo Centro si trova in un angolo delimitato e non è che una infima parte della macchina delle
espulsioni, i cui tentacoli si trovano ovunque.»
Una lista delle aziende responsabili della costruzione del nuovo Centro a Steenokkerzeel può essere scaricata a questo indirizzo: http://blackliststeenokkerzeel.blogspot.com/
Fonte:
Indymedia Ondergronds Vlaanderen
http://ovl.indymedia.org/news/2009/09/28201.php